Perché l’ #UEalGiro ?
Perché lo sport è una parte essenziale della vita di milioni di europei, favorisce il benessere fisico e mentale ed ha funzione educativa e inclusiva. L’UE sostiene azioni specifiche per lo sport, compresa la lotta a razzismo e doping.
Perché pedalare e fare sport significa soprattutto salvaguardare la propria salute. Le politiche UE rafforzano la prevenzione sanitaria, la ricerca medica (8 miliardi di € in 7 anni), la sicurezza alimentare e stili di vita sani. E con latessera sanitaria europea ogni cittadino ha diritto a un’assistenza medica in tutti i paesi UE.
Perché nell’anno europeo del patrimonio culturale il Giro d’Italia è innanzitutto un viaggio tra i mille “gioielli” che fanno del nostro Paese un tesoro a cielo aperto per la cultura e la civiltà europea. Molti di questi gioielli sono stati restaurati o valorizzati grazie a diversi finanziamenti UE.
Perché l’itinerario del Giro tocca centinaia di progetti europei anche in altri settori, dai parchi naturali agli incubatori d’impresa, dai laboratori scientifici alle aree industriali riconvertite, con ricadute importanti anche sul turismo e sull’occupazione.
Perché la bicicletta è il mezzo più accessibile per muoversi in modo ecologico: riduce al minimo il danno all’ambiente e rende più vivibili e sostenibili le nostre città. Per questo, oltre allo sviluppo di auto elettriche e altri veicoli “verdi”, l’UE contribuisce ad ampliare in molti Paesi la rete principale di piste ciclabili, per costituire reti sicure e comode, anche grazie alle cosiddette “smart cities”.